I social ai tempi del Coronavirus

Bisognerebbe lavarsi le mani prima di digitare sulla tastiera del pc o sul display dello smartphone, questa precauzione non ci salverebbe da un eventuale contagio dal virus che sta appestando le nostre abitudini, ma forse ci renderebbe più equilibrati nel diffondere notizie.

Quello a cui mi sembra di assistere è un rigetto continuo di ansie e frustrazioni, l’intenzione probabilmente è quella di informare, di allertare, di mettere al sicuro, il risultato è goffo e grossolano.

Ansia e panico sono disturbi con cui conviviamo anche senza quello che sta succedendo oggi, adesso rischiamo il picco, un collasso dettato dalla confusione di non sapere che fare, alla fine quello che le istituzioni ci chiedono di fare è esattamente “nulla”, mentre l’ansia in situazioni di pericolo ha bisogno di fare.

Da che parte vuoi stare?

Le mascherine andrebbero messe su certe intenzioni, così che anche se fossero nocive venissero fuori filtrate, protette, pulite.

L’unico filtro altamente raccomandato, che non è disponibile su Instagram, ma che è insito nell’essere umano è il buon senso.

Possiamo giocare, sdrammatizzare, coinvolgere le persone che ci seguono, raccontare e condividere i nostri stati d’animo, con prudenza, senza perdere la nostra umanità.

Qualcuno ha pensato di sfogare la sua rabbia e la sua frustrazione colpevolizzando il governo, il sindaco del suo paese, è stata risollevata la questione dei meridionali e dei settentrionali, siamo tornati al “ma perché non se ne stavano a casa loro”, al razzismo, agli sbarchi degli immigrati, stiamo dando la colpa a qualsiasi cosa, come se così facendo ci alleggerissimo di un peso o comunque ce lo potessimo togliere di torno.

Questo è il nostro tempo, puntare il dito non cambia il fatto che dobbiamo fare i conti con quanto succede e soprattutto possiamo scegliere come conviverci e in che modo interagire con l’ambiente che abbiamo attorno.

“Le persone piene d’amore vivono in un mondo pieno d’amore. Le persone ostili vivono in un mondo ostile. Ma il mondo è sempre lo stesso.”
WAYNE W.DYER

Mariliana Lo Verso

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